Il nuovo Papa non soddisfa nessuno e questo è un buon segno

Conoscendomi, era quasi inevitabile che in seguito all’elezione del nuovo Papa io non passassi la serata a spulciare i più svariati canali di informazione, italiani e del mondo, per una panoramica più accurata riguardo a ciò che si dice del Cardinal Prevost, ora Papa Leone XIV (permettetemi di dire nome stupendo). Non era la cosa più giusta da fare e, siccome come cattolici siamo chiamati a fare ciò che sempre piace più a Dio, ora la smetto. Ma non prima di aver scritto due parole su un fenomeno interessante e di buon auspicio: il nuovo Papa non soddisfa pienamente nessuno. E grazie a Dio!

Ho ascoltato e letto con interesse commentatori, esperti e meno esperti, su canali molto conservatori e molto liberali, tradizionalisti e progressisti. Ho visto video su YouTube di commentatori americani cattolici e protestanti e il verdetto è molto chiaro: l’attività pubblica del neoeletto Papa Leone XIV non piace pienamente a nessuno. Tutti coloro che cercano di esprimere un’opinione a partire da posizioni molto ben definite (tradizionalismo estremo, americanismo, forte affiliazione politica conservatrice o progressista) esprimono insoddisfazione riguardo a diversi aspetti dell’attività del Sommo Pontefice fino ad ora, prima come prete, e poi come cardinale. Trattasi, in genere, di commenti che non hanno al centro l’unica cosa che dovrebbe contare in queste situazioni: Gesù Cristo.
Mi spiego meglio. C’è chi si lamenta della mozzetta rossa e della stola e chi dice che è troppo poco. C’è chi dice che è stato troppo vicino ai democratici e chi dice che il fatto che fosse di affiliazione repubblicana non va bene. C’è chi dice che è troppo prolife e chi troppo poco.

Il succo della questione è molto semplice secondo la mia umile opinione: molti non hanno capito che il cattolico, tanto più un cardinale, non è chiamato a seguire il mondo, ma solo Cristo! Certo, a secondo del risultato del buon discernimento sembrerà sposare una volta una causa più “conservatrice” e la volta dopo una più “progressista”, ma queste lenti attraverso cui il mondo giudica le varie questioni che agitano gli animi degli uomini di oggi, per un cattolico sono sconosciute! Solo Cristo e la volontà di Dio deve essere la lente che usiamo per giudicare le cose del mondo e “schierarci”. Solo una può essere la nostra affiliazione.
Sono sicuro che se guardassimo le varie dichiarazioni dei candidati più tradizionalisti, quelli più ortodossi dottrinalmente in senso di amore per Cristo, adesione ai Suoi comandamenti, e mantenimento immodificato del depositum fidei, come potrebbe essere per esempio il Cardinal Sarah, troveremmo anche dichiarazioni che criticano i politici più amati dai conservatori. Così deve essere.
Per questo i cattolici veramente tali fanno paura a “re e potenti” ed è per questo che sono forse l’unica categoria di persone che è stata perseguitata un po’ da tutti i tipi di autorità e governi.

Guardiamo ai nostri giorni: relativismo ormai quasi assoluto, grande chiamata alla tolleranza universale ma escludendo chi? Solo i cosiddetti “ultracattolici”, ovvero coloro che cercano di vivere integralmente e con una relazione vera con Dio la propria fede. Più autenticamente, semplicemente i cattolici, quelli che si fidano di Dio e cercano di vivere tutti i comandamenti Suoi, e della Sua Chiesa.

Per concludere quindi, indipendentemente dalla direzione che prenderà questo pontificato, vedo come un segno di buon auspicio questa impossibilità a mettere d’accordo i commentatori che vogliono vedere politica laddove è Cristo a farla da padrone. Preghiamo per il nostro Sommo Pontefice Leone XIV, affinché il suo pontificato possa essere veramente Cristocentrico. E soprattutto, lo ricordo a me e per l’occasione a chiunque abbia avuto l’ardire di leggere fino a qua, noi risponderemo esclusivamente della nostra fede, della nostra relazione di amore con Gesù, non di quella del Papa, dei cardinali o di tutta la Chiesa. Quanto Lo conosciamo e quanto Lo amiamo veramente Gesù? Siamo così innamorati di Lui da commuoverci durante la meditazione del Suo amore per noi? Del Suo sacrificio? Abbiamo nostalgia di Lui e desideriamo veramente incontrarlo un giorno?
Concentriamoci prima su queste cose, e per il nostro Papa preghiamo ardentemente che ci guidi a questo amore.

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